Oggi ci avvicineremo ad un piccolo elettrodomestico. Il ferro da stiro.
Vi siete trasferiti in una casa nuova, dotata di lavatrice. Avete lavato un i vostri abiti, li avete fatti asciugare ed ora li conservate su una delle due sedie che completano l’arredamento del vostro scarno alloggio. In questi casi, la prima cosa da fare è dotarsi di un ferro da stiro.
Fate molta attenzione perché il ferro da stiro si accompagna, normalmente, ad un altro oggetto detto asse da stiro. Questo può essere sostituito da un tavolo, almeno nei primi tempi. Ma se vi conosco bene, la vostra piccola scrivania è già ingombra di carte, computer e stampante.
Quindi prendete le chiavi della macchina ed andate a comprare un asse da stiro. Ed anche il ferro. Ovviamente.
I modelli economici vanno benissimo, non avete mica intenzione di aprire una stireria. In questo caso sarebbe meglio puntare su strumenti diversi come quelli indicati in questo sito sulla pressa da stiro. Assicuratevi solo che il ferro sia in grado di funzionare con normale acqua di rubinetto.
Mettete nel carrello il vostro ferro a vapore da 19 euro ed anche l’asse da 13,50 euro.
Fate la vostra ora di fila alle casse, tornate a casa e riponete l’asse nel suo apposito alloggio.
Alzi la mano chi non ha un alloggio per l’asse da stiro. Vedo che il problema è diffuso. Vi suggerisco quei dieci centimetri tra l’armadio ed il muro. Vedete come ci sta bene? Sembra proprio il posto giusto, eh? Lasciate l’asse, ancora nel suo alloggio e pensate ad altro. Mai avere fretta.
Passate ventiquattro ore potete finalmente dedicarvi allo stiraggio. Il palinsesto televisivo della domenica pomeriggio con blocco totale del traffico, si presta particolarmente.
Appuntatevi subito di comprare una prolunga visto che la presa più vicina è alla vostra sinistra e non siete mancini. Chi è mancino si troverà sicuramente la presa a destra. Quindi la prolunga serve.
Caricate di acqua il ferro esattamente come è scritto nel manuale che voi avrete certamente letto (lo avete fatto con il dvd, perché non farlo anche con il ferro da stiro?)
Il ferro è caldo? Bene procediamo.
Prendiamo il primo indumento. I pantaloni chiari.
Stendeteli bene sul piano e cercate di sistemarli in modo che non ci siano pieghe. Vi siete accorti di nulla? Bravissimi. Tutte le domestiche e le mamme amano stirare i pantaloni con la riga in mezzo perché le cuciture non sono disposte in maniera proprio precisa per stirare le gambe senza riga. Vi chiedete se tenere la cucitura esterna o quella interna come riferimento? Nessun problema. Andate a culo. Se qualcuno ve lo farà notare avrete un argomento di conversazione in più.
Vedete come è facile. Avanti ed indietro fino ad ottenere un risultato simile a quello che avete visto tutte le mattine prendendo i pantaloni dall’armadio quando eravate studenti o avevate una domestica che stirava per voi.
I jeans vanno allo stesso modo.
Ora passiamo alla T-Shirt. Distendete la maglietta sul piano come avete fatto con i pantaloni e procedete. Non vengono via quelle pieghe? Certo. Lo so. Vi ho teso un tranello. La maglietta va fatta indossare dall’asse in modo da stirare un solo lato per volta. Stirate e fate scorrere, stirate e fate scorrere. Accorgetevi ora che la maglietta non è perfettamente pulita quindi accartocciatela e buttatela per terra. Prendete la maglia e procedete come avete fatto con la maglietta.
Ecco bravi, bravissimi. La maglia è quasi del tutto stirata. Mancano solo le maniche. Sono sporche anche le maniche? Ma come? Vi devo rimandare a studiare la lavatrice? Accortocciate anche questa e prendete i boxer poi il tovagliolo (bravissimi, potete essere orgogliosi di questo tovagliolo), il fazzoletto, l’altra maglia (che bello questo tessuto, sembra già stirato, sarà più facile) e per finire il maglione.
Bravi. Ve la siete cavata benissimo.