L’acquisto di case all’asta non è consigliabile a chi non ha alcuna esperienza a riguardo e, in ogni caso, è bene fare attenzione a numerosi elementi per evitare di incappare in brutte sorprese.
Per prima cosa è necessario informarsi sul bene che è messo all’asta. Le ordinanze di vendita sono pubblicate in numerosi siti internet dedicati alle aste e qui è possibile reperire tutte le informazioni che servono: dal luogo dell’asta al prezzo di base dell’immobile, dallo stato della casa (occupata o libera) alle condizioni dello stabile.
A volte sono presenti anche immagini e planimetrie, ma uno dei documenti più importanti che non può essere trascurato è la perizia. Questa viene redatta da un incaricato del Tribunale e offre una valutazione dettagliata dell’immobile.
Tuttavia, le perizie possono essere state compilate anche molti anni prima della vendita all’asta e, quindi, lo stato di salute dell’edificio o della zona in cui questo è situato possono essere cambiati nel frattempo ed è per questo che è consigliabile visitare l’immobile prima ancora che l’asta abbia luogo.
La richiesta va inoltrata al custode il cui nominativo è indicato nell’ordinanza di vendita. Purtroppo non è sempre possibile ottenere una visita e, in questi casi, non vale la pena rischiare.
La valutazione del prezzo negli acquisti all’asta
Un altro indicatore che permette di fiutare una brutta sorpresa e di fermarsi in tempo è quello relativo al prezzo di base da cui parte l’asta.
Se il valore di partenza è molto basso, sicuramente c’è un motivo e questo potrebbe essere dovuto alla presenza di inquilini nell’abitazione.
Se si tratta di persone che hanno occupato abusivamente l’appartamento, sarà piuttosto difficile riuscire a mandarle vie. In questi casi spetta al giudice ordinare la liberazione dell’immobile, ma spesso l’ordine non viene rispettato. A questo punto si procede chiedendo l’intervento delle Forze dell’ordine, ma possono trascorrere anche sei mesi e oltre prima che questo avvenga e, in ogni caso, si tratta di una procedura molto delicata che potrebbe comportare ulteriori problemi legali, tanto che è raccomandabile chiedere l’assistenza di un avvocato.
Ma gli inquilini potrebbero trovarsi nell’edificio in virtù di un regolare contratto di affitto e, in questo caso, sebbene il decreto di trasferimento determini l’entrata in possesso dell’immobile, si è tenuti a rispettare tale contratto e ad attendere la naturale scadenza dello stesso per vedere sgomberata la propria casa.
Il prezzo potrebbe essere molto basso anche nel caso le perizie non siano recenti e quindi il valore dichiarato non corrisponda più a quello reale al momento dell’asta.
Di solito, comunque, le aste che partono da pezzi così vantaggiosi sono anche quelle più affollate e, quindi, dove c’è maggiore concorrenza. Per questo sarebbe addirittura consigliabile partecipare ad aste che partono da un prezzo base apparentemente non molto vantaggioso.
Se siete alle prime armi, sarebbe meglio assistere a qualche asta senza acquistare alcun bene allo scopo di capire le dinamiche di queste vendite, magari facendosi assistere da un avvocato o da un esperto, oppure si può fare affidamento ad agenzie immobiliari specializzate.
Anche se si tratta di un servizio che ovviamente dovrete pagare, l’agenzia fornisce professionalità ed esperienza valutando l’immobile, dandovi assistenza burocratica e occupandosi eventualmente dello sgombero dell’edificio.
Se poi si ha intenzione di accendere un mutuo, è essenziale sapere che il saldo della casa deve essere fatto entro 60 giorni dall’asta, per cui occorre assicurarsi già prima di partecipare a questa che l’ente di credito a cui ci si rivolge finanzierà il mutuo.
Infine, ricordate che se, dopo esservi aggiudicati l’immobile, ci ripensate, perderete l’intero ammontare della cauzione.