Cambiare le finestre significa saper scegliere gli infissi più adatti alle proprie esigenze, ma anche conoscere qual è la normativa in vigore per non incappare in spiacevoli situazioni.
I modelli attualmente in commercio facilitano la sostituzione degli infissi. È una operazione che può fare chiunque abbia passione per il fai da te e voglia risparmiare sugli operai specializzati.
Questo non toglie che sia una operazione delicata che non può essere lasciata all’improvvisazione, ma che necessita di un minimo di preparazione sul procedimento da seguire. Per questo qui di seguito viene spiegato brevemente come fare per sostituire una finestra.
La prima cosa da fare, come è intuibile, è smontare le finestre da sostituire partendo dalle ante e continuando con il telaio e le viti dei montanti nella muratura. Dopo questa manovra, si può procedere a montare gli infissi nuovi partendo dal telaio avendo cura di assicurarsi che sia ben posizionato e fissato in modo stabile tramite l’avvitatura.
Gli eventuali vuoti rimasti tra telaio e muratura potranno essere riempiti con schiuma poliuretanica per impedire dispersioni di calore e aumentare l’effetto isolante delle finestre. Quando anche questa operazione è terminata si può concludere con il posizionamento delle ante negli appositi cardini controllando che la chiusura funzioni alla perfezione.
C’è un caso, però, in cui non si può fare da soli, cioè quando l’abitazione si trova a più di 1100 m di altitudine. L’accortezza da avere è informare il rivenditore per prevedere dei modi per compensare la differenza di pressione ed evitare che il vetro si rompa.
Norme e autorizzazioni
Sostituire una finestra viene considerata manutenzione ordinaria se il nuovo infisso ha le stesse dimensioni e caratteristiche del precedente. Dovranno essere solo informati preventivamente tutti gli altri condomini, ma non bisogna richiedere permessi particolari.
Se, però, dimensioni e aspetto della nuova finestra differiscono da quella che fino a quel momento era installata, allora si è di fronte ad un’opera di manutenzione straordinaria ed è necessario presentare al Comune una Dichiarazione di Inizio Attività (DIA) con il progetto da realizzare e una relazione di un professionista abilitato.
Terminato il posizionamento degli infissi, dovrà essere comunicata la fine dei lavori sempre al Comune assieme al certificato finale.
Se poi l’edificio è sottoposto a vincoli culturali o ambientali, allora la sostituzione degli infissi non è consentita se non in casi eccezionali.
Questo percorso burocratico non è l’unico accorgimento a cui bisogna prestare attenzione. La normativa attuale stabilisce anche dei criteri che riguardano le prestazioni energetiche degli edifici a cui bisogna attenersi. Si tratta, nello specifico, della legge n. 10 del 1991, della legge n. 126 del 1991 e del decreto n. 192 del 2005.
Per tutelare l’ambiente dalle emissioni di gas serra, anche le abitazioni devono contribuire a ridurre tali emissioni. Ogni zona climatica ha dei valori minimi da rispettare circa le emissioni di calore ammesse.
I rivenditori di infissi, invece, hanno l’obbligo di rilasciare ad ogni acquirente una scheda prodotto. Si tratta di un certificato che riporta la denominazione legale e merceologia del prodotto, nome e marchio dell’azienda produttrice e indica le sostanze utilizzate per la fabbricazione.