Il variatore di luminosità è un apparecchio elettrico che consente di regolare in modo continuo il flusso emesso da un apparecchio illuminante con lampada ad incandescenza o alogena.
Il suo funzionamento si basa sull’utilizzo di elementi a semiconduttori, come i diodi, che permettono una variazione di fase più o meno elevata. In commercio esistono vari modelli di variatore : variatore di tipo monoblocco, variatore di tipo modulari, e possono essere azionati da un pulsante o da una manopola ruotabile.
Nel primo caso, il variatore oltre a regolare il flusso luminoso del corpo illuminante espleta tutte le funzioni di comando, interruzione, deviazione, inversione, ecc, inoltre è possibile collegare in parallelo con il pulsante dell’apparecchio altri pulsanti, permettendo in questo modo di ampliare il comando da punti di accesso differenti. Il funzionamento dell’apparecchio avviene nel seguente modo: premendo il pulsante in modo continua si agisce sulla regolazione della luminosità, aumentandola o diminuendola, viceversa se il pulsante viene premuto in modo rapido l’apparecchio genera l’accensione o lo spegnimento del corpo illuminante.
Il tipo di variatore a manopola ha invece la semplice funzione di regolare la luminosità e consente l’accensione e lo spegnimento del corpo illuminante da un solo punto. Le principali grandezze che caratterizzano un variatore di luminosità sono le seguenti: tensione nominale, frequenza, potenza da controllare, campo di regolazione.
Inoltre va ricordato che all’interno dell’apparecchio è presente un filtro il cui compito è quello di sopprimere i radiodisturbi generati dall’apparecchio stesso.