Per allestire un terrario bisognerebbe partire da una domanda: si vuole ricostruire artificialmente il vero e proprio habitat naturale del rettile oppure adottare un semplice ed essenziale contenitore?
Partendo dalla prima soluzione e decisa la specie occorre sapere che genere di habitat ricreare in base alle esigenze in natura dell’animale.
E’ necessaria, inoltre, la scelta di un ambiente in cui posizionare la teca optando per una stanza non molto soleggiata e poco frequentata, possibilmente vicina ad un bagno per facilitare il ricambio dell’acqua onde evitare spiacevoli allagamenti.
Per cio’che concerne l’impianto elettrico meglio equipaggiarsi di un valido “gruppo di continuità”(quelli per pc) e di un termostato: il primo per consentire ai nostri amici di riscaldarsi anche in assenza di corrente ed il secondo per regolarizzare temperature e fotoperiodo.
In commercio sono disponibili molti tipi di terrari, in quanto esistono box in plastica o con coperchio forato; ma un buon numero di appassionati terrariofili crea artigianalmente il proprio terrario per questioni economiche ma anche per realizzazione personale!
In base alle abitudini di vita dell’animale si avranno situazioni di stabulazione diversa: per gli arboricoli, terrari sviluppati in verticale con molti rami e piante; per i terricoli, terrari sviluppati in orizzontale con la presenza di rocce, radici e rifugi ed infine per gli anfibi veri e propri paludari o terracquari in modo da mantenere elevatissimi tassi di umidità.
In quanto ai materiali della costruzione si puo spaziare dal legno al vetro per arrivare fino a reti di alcuni generi.
Le prese d’aria devono sempre risultare sfalsate in alto e in basso sui lati del terrario. Illuminazione e riscaldamento seguono le necessità dell’animale stesso, il tutto và ovviamente termostatato e temporizzato.
Per ciò che riguarda l’umidità, nell’ allestimento non dovrà mai mancare una piccola ciotolina bassa e larga per mantenerne una percentuale minima di umidità ed una tana nella quale il rettile troverà sicuramente un ottimo rifugio.
Prendiamo ora in considerazione alcuni elementi fondamentali da inserire in un terrario per gechi
In un terrario per gechi è appropriata la presenza di rocce naturali, sassi, cortecce leggeri, per evitare frane o crolli che potrebbero uccidere la malcapitata bestiola.
Per quanto riguarda il substrato, i materiali esteticamente meno appropriati ma più igienici e sicuri sono la carta da giornale, la carta da pacco e da cucina. La sabbia non è consigliabile in quanto facilmente causa di occlusioni intestinali e gravi complicazioni.
Per ottenere il giusto gradiente termico occorre predisporre al di sotto della teca dei cavetti o piastre riscaldanti da posizionare in un’unica parte del terrario cosi’ da ricreare una zona più fresca ed una più calda.
In alcuni casi il neon uvb non è necessario, se si tratta di gechi notturni in altri casi è d’obbligo se si parla di gechi diurni.
Consigliamo anche di approvvigionarsi di un timer per imitare al meglio il fotoperiodo di 12 ore; di un igrometro per controllare la percentuale di umidità e di un termostato per l’impianto di riscaldamento.