Se ti trovi in casa qualche vecchia gruccia in legno, gli “ometti” per intenderci, puoi riutilizzarli creando un oggetto del tutto diverso: un elegante e originale vassoietto che può diventare un simpatico svuotatasche, oppure una fruttiera o un portapane per la tua tavola. In questa guida ti spiego come realizzarlo.
Occorrente
8 ometti in legno
Carta vetrata
Gesso liquido
Smalto all’acqua
Pezzotto in legno di 6 x20x10 cm
Colori acrilici
Pennelli
Trapano
Seghetto per bricolage
Spiedini in legno
Rettangolo di polistirolo 6x20x10 cm
Colla vinilica per legno
Taglia con il seghetto per bricolage tutti i ganci degli “ometti”,lasciando solo le parti dritte che devono essere tutte della stessa lunghezza.Carteggia gli “ometti”, spolverali e stendi una mano abbondante di gesso liquido per uniformare il fondo. Quando sarà asciugato carteggialo nuovamente in modo leggero per eliminare eventuali grumi. Stendi due o più mani, se necessario, di smalto all’acqua dello stesso colore che hai scelto per la base.
Comincia a preparare la base del vassoietto carteggiando accuratamente il pezzo in legno. Segna la posizione degli fori che devi realizzare ad una distanza di circa due centimetri l’uno dall’altra e assicurati che siano posizionati esattamente al centro della lunghezza della base. Con il trapano per bricolage pratica i fori ciechi utilizzando una punta da legno da tre millimetri: i fori devono esse profondi in misura della parte diritta del gancio degli “ometti”.
Inserisci nei fori degli spiedini per evitare che al momento di colorarli ci possa entrare della pittura. Passa una mano abbondante di gesso liquido per preparare la base. Quando sarà ben asciutto stendi due mani di smalto acrilico del colore che preferisci.Lascia asciugare bene. In alternativa alla base in legno, puoi utilizzare un “mattoncino” di polistirolo delle stesse dimensioni. In questo caso la procedura di colorazione è la stessa ma non è necessario praticare i fori con il trapano.Infila gli “ometti” nei fori della base fissandoli con un pò di colla vinilica.