Oggi proseguiamo la nostra rassegna delle piante anti-zanzara parlando di una delle erbe aromatiche più diffuse in assoluto nei nostri giardini: il rosmarino, davvero utilissimo in cucina. Si tratta di una pianta molto resistente e semplice da coltivare, che oltretutto si può far crescere anche in vaso, così da tenerla sul terrazzo o sul balcone. In alternativa si può coltivare in piena terra per creare cespugli e siepi particolarmente profumati. Nei vivai e presso la grande distribuzione sono comunemente reperibili le piantine già cresciute, pronte per essere travasate in piena terra o in un contenitore più grande, che riempiremo con del terriccio universale arricchito con del concime organico. Ricordiamoci in ogni caso che il rosmarino, come tutte le piante tipiche della macchia mediterranea, predilige ambienti di crescita soleggiati e va tenuto rigorosamente all’aperto.
Apprezza il caldo ed ha una buona resistenza alla siccità e all’aria salmastra. Si consiglia invece di sistemarlo in un posto riparato dai venti freddi. La semina di questa pianta aromatica si effettua preferibilmente in primavera. Non ci sono particolari esigenze per quel che riguarda la composizione del terreno: meglio se è leggero e di tipo alcalino; è invece molto importante che assicuri un buon drenaggio dell’acqua, poiché il rosmarino non sopporta i ristagni idrici. Le piante coltivate in vaso vanno rinvasate dopo un paio d’anni, sistemando sul fondo del vaso dei pezzi di coccio in corrispondenza del foro di scolo dell’acqua. Il rosmarino non richiede annaffiature molto abbondanti: è quindi consigliabile non inzuppare il terreno, bagnando frequentemente più che altro le piante giovani e quelle fiorite (la fioritura prosegue in media da marzo fino ad ottobre). Dopo averli prelevati, i rametti di rosmarino si possono anche essiccare posizionandoli a mazzetti appesi a testa in giù in un ambiente buio e arieggiato. Una volta terminata l’essiccazione, si potranno staccare foglie e fiori, da conservare all’interno di vasetti di vetro sigillati.