Perfetto per adornare muri, graticci e pergolati, il gelsomino rampicante, con il suo dolce profumo ha anche la proprietà di tenere lontane dal nostro giardino le odiate zanzare. Un motivo in più per coltivarlo. Anche nel nostro Paese il gelsomino è molto apprezzato per il suo valore ornamentale e la sua estrema facilità di coltivazione. Può essere messo a dimora sia in piena terra che in vaso, in un ambiente dove possa ricevere molta luce e sia al riparo dal vento. Necessita di un clima caldo e non tollera periodi prolungati con temperature sotto zero. Nel caso si decidesse di tenere la pianta in vaso, è preferibile optare per contenitori di terracotta, che favoriscono una maggiore ossigenazione del terreno, che dovrà essere fertile e ben drenato. Per assicurare un corretto drenaggio dell’acqua è bene inoltre posizionare dell’argilla espansa alla base.
La crescita del gelsomino è piuttosto rapida, perciò in questo caso dovremo avere cura di effettuare un rinvaso ogni volta che le radici avranno riempito il contenitore. Il periodo migliore per la messa a dimora di questo splendido rampicante è la primavera, fondamentale è posizionare dei sostegni come un graticcio o delle canne, ai quali si aggrapperà man mano che cresce. Nel complesso il gelsomino è una pianta piuttosto resistente e non richiede una grossa manutenzione. Per quel che riguarda l’irrigazione, non servono particolari attenzioni: nel periodo estivo sarà sufficiente annaffiare una volta ogni due settimane circa, brevi periodi di siccità tuttavia non rappresentano un problema. È bene per contro evitare la formazione di ristagni idrici, che possono causare seri danni. Per rendere la pianta più rigogliosa è buona cosa effettuare una concimazione periodica: in primavera e in estate useremo un prodotto ricco di azoto, potassio e fosforo mentre in inverno invece potremo usare del fertilizzante organico come il letame.